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Rea: "Sono andato in Italia con una mentalità diversa"

Thursday, 16 May 2019 10:11 GMT

Il diverso modo di affrontare il Round ha permesso al campione del mondo in carica di entrare nel vivo della stagione. Riuscirà a battere Bautista?

Jonathan Rea è abituato a vincere. Nel corso degli anni ha ottenuto titoli mondiali registrato nuovi record che poi lui stesso ha battuto. Essere finito secondo dietro Alvaro Bautista è stato fastidioso per la sua mente. Rea è arrivato ad Imola con l’obiettivo di ottenere più punti. Non era concentrato su Bautista o su qualche altro pilota ma su lui stesso. E adesso la domanda è: stiamo forse per assistere ad una delle più grandi rimonte da parte del pilota che, statisticamente, è già diventato il più vincente nella storia del WorldSBK?
 
“Sono andato in Italia con una mentalità diversa rispetto a quello che avevo ad inizio stagione. Essere stato battuto in Australia è stato difficile. È stato complicato accettare la sconfitta a Phillip Island ma abbiamo parlato dell’effetto Phillip Island. Ma poi andando in Thailandia e ad Aragon non è stato meglio. Siamo stati battuti ripetutamente dalla Ducati e da Bautista”.
 
“Ad Assen abbiamo iniziato a ridurre il distacco però ad Imola non si è trattato solo di ottenere una vittoria se non di un grande fine settimana. Siamo stati forti fin dalle FP1 e poi in tutte le sessioni successive. Sono state delle giornate belle che mi sono goduto al massimo. Non voglio dire che possiamo vincere ogni fine settimana, sarà difficile ma dobbiamo fare il massimo ad ogni appuntamento”.
 
Il quattro volte campione del mondo nel WorldSBK è tornato al massimo della forma, mentre Bautista non è riuscito a battersi con lui in nessuna delle sessioni  in programma, né nelle prove libere, né nel warm up tanto meno nella Tissot Superpole. Così come in Thailandia e di nuovo ad Aragon, a dominare il Round è stato un pilota ma piuttosto che su una moto rossa, questa volta era in sella ad una verde.
 
“Prima dell’evento italiano avevo detto che sarebbe stato importante cambiare atteggiamento per prendere uno slancio nel campionato. So quanto questo momento sia importante. Voglio vincere, ogni vittoria ti garantisce cinque punti di vantaggio... e tutto conta. È stato importante non perdere punti e, senza dubbio, era arrivato il momento di farlo. Per noi era importante anche dimostrare ad Alvaro che siamo vicini. Anche Chaz ha avuto un fine settimana positivo. È stato veloce e si è aggiudicato la Superpole”.
 
Jerez è la prossima tappa, ed è lo stesso in cui Rea ipotecò il primo di quattro titoli mondiali nel 2015. L’ultima volta in cui si è corso a Jerez, il nord-irlandese ha monopolizzato il gradino più alto del podio vincendo la sfida contro la Ducati, in quell’occasione a scattare dalla pole position era Marco Melandri.
 
“Andiamo a Jerez ma, anche se i test invernali che abbiamo svolto lì erano andati bene, sappiamo che non sarà facile. Le condizioni invernali sono quelle ideali, la temperatura della pista è perfetta. Non troveremo la stessa situazione in vista del prossimo Round. Le temperature saranno più alte e la gestione delle gomme sarà la chiave per vincere a Jerez. Durante la gara sarà molto caldo, quindi sarà fondamentale trovare un assetto che ci permette comunque di essere veloci. Alvaro è stato molto forte ma vedremo che cosa riusciremo a fare. Abbiamo in programma dei test a Misano prima di andare a Jerez e abbiamo molte cose era provare”.
 
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